CHE FARE Application

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  • TITOLO DEL PROGETTO: unMonastery

  • ABSTRACT DEL PROGETTO (2500 battute) 

unMonastery è un programma di residenze per innovatori radicali. L’idea nasce come risposta allo spreco di risorse, sia materiali che intellettuali (immobili in disuso, competenze inutilizzate, dipendenza energetica) e si ispira all’esperienza del monachesimo occidentale per riprodurre ciò che di meglio c’è nelle funzioni sociali del monastero tradizionale: dare ai suoi membri un obiettivo condiviso più ampio, essere un’occasione per sviluppare delle relazioni profonde vivendo e lavorando insieme, permettere un maggior grado di libertà dal bisogno di generare un redito personale per vivere.

Funziona cosi: comunità locali e piccole città accolgono un gruppo di unMonasterians - non-monaci, portatori di competenze forti e etica hacker radicale, ma anche di spirito di servizio alla comunità. In cambio di vitto, alloggio e riconoscimento sociale e esperienze di vita inedite, si impegnano a (tentare di) risolvere le criticità locali (dalla raccolta dei rifiuti urbani all’animazione intergenerazionale, passando per la comunicazione culturale organica e l’accessibilità). Questo permette a chi aspira a contribuire a risolvere i problemi delle nostre società di farlo, senza dovere per forza essere un professionista al servizio di governi o organizzazioni benefiche. Il primo prototipo apre nel 2014, a Matera, nel cuore dei Sassi, come progetto pilota della candidatura della città a Capitale europea della cultura nel 2019. Si fonda sulla stretta collaborazione tra reti consolidate online (attraverso le piattaforme di Edgeryders e di Matera 2019) e un calendario di attività offline, fatto di laboratori partecipati e residenze.

Gli e le unMonasterians aggrediscono i problemi cittadini in tempi di crisi attraverso dei progetti che raccontano, con i fatti, una modalità diversa dal solito di interazione fra la comunità cittadina e il resto del mondo. Lasciano alla città non solo un prodotto, ma un modo per costruirlo: una nuova filosofia di vita. I primi non-monaci sono già stati selezionati: vogliono occuparsi di trasporto pubblico, di arredamento, di animazione culturale, di reti wireless e di riciclo delle acque. Vivranno nel primo prototipo dell’unMonastery a Matera, da Febbraio in poi: nonostante l’avviamento del progetto, non vogliamo fermarci qui. Vogliamo scalare e replicare l’unMonastery, secondo una non-regola che funziona come un protocollo di comunicazione e un software open source: ognuno di noi ne puo far parte, collocandosi nel posto che più lo ispira. (2498 battute)

  • 3 PRINCIPALI CAMPI: choose 3 in this list (which is already a selection), for the complete list check here

applicazione / software beni culturali coworking community design fabbing altro: residenze artistiche

  • 3 LINKS which describe THE PROJECT

1) www.unmonastery.eu → BEN: mettere il video di Sam Muirhead nel sito?

2) link al video di Sam Muirhead

3) FLICKR con le fotografie del LOTE 3 : http://www.flickr.com/photos/edgeryders/sets/72157637384442243/with/10711218603

  • Quali caratteristiche del progetto promuovono forme di collaborazione e co-produzione? Ossia la capacità di relazione e interazione con soggetti terzi attraverso la costruzione di reti reali e reti on-line? (1000)

L’unMonastery è collaborativo perché si basa sull’idea che le comunità locali producano la propria cultura e la propria innovazione invece di acquistarla. Permette alle comunità locali di città piccole come Matera di reggere l’urto con i centri globali della produzione culturale attraverso la presenza degli unMonasterians, portatori di competenze forti e etica hacker radicale, ma anche di spirito di servizio alla comunità. In un unMonastery non si può non coprodurre: la simbiosi tra unMonastery e comunità locale è l’obiettivo dell’intero percorso. Emerso dalla rete di Edgeryders (un think tank diffuso di cittadini esperti, oggi impresa sociale), il primo prototipo apre nel 2014, nei Sassi di Matera, come progetto pilota della candidatura della città a Capitale europea della cultura nel 2019 e si fonda sulla stretta collaborazione tra reti consolidate online (attraverso le piattaforme di Edgeryders e di Matera 2019) e attività offline (attraverso laboratori partecipati e residenze). (996 battute)

  • Quali caratteristiche del Progetto promuovono forme di innovazione negli ambiti della produzione, distribuzione e fruizione della cultura? (1000)

L’idea – eredità dell’esperienza del monachesimo occidentale – è che i singoli unMonasterians trovino energia creativa e pace interiore proprio dall’idea di produzione culturale al servizio della comunità ospitante: simile a un programma di residenze artistiche, unMonastery promuove una pratica della cultura che parte dalle criticità del luogo e le aggredisce attraverso dei progetti che raccontano, con i fatti, una modalità diversa di interazione fra la comunità cittadina e il resto del mondo. Lascia alla città non solo un prodotto, ma un modo per costruirlo: una nuova filosofia di vita. Alll’unMonastery, la cultura si basa sulla peer production di una comunità di professionisti che produce volontariamente dei contenuti in formato aperto e modificabile, riutilizzabili e accessibili a tutti, nei settori più diversi: energia, teatro, design. Questo tipo di residenza fa della pratica culturale una sorgente di benessere, di coesione sociale e di sviluppo locale in un sistema decentrato. (999 battute)

  • Quali caratteristiche del Progetto ne facilitano la scalabilità e la riproducibilità? Ovvero, come il Progetto presentato può essere sviluppato ulteriormente temporalmente e quantitativamente, divenendo replicabile in condizioni e ambiti differenti? (1000)

La strategia di unMonastery per scalare e replicarsi si ispira alla Regola di san Benedetto: se vuoi cambiare il mondo, modifica il modo in cui le persone interagiscono. I monasteri benedettini hanno ricoperto l’Europa intera in tre secoli senza un piano per farlo, perché le comunità che usavano la Regola tendevano a sopravvivere, prosperare e riprodursi distribuendo copie della Regola da usare in nuovi monasteri. Allo stesso modo, unMonastery scala concentrandosi sulla produzione di una non-Regola per fondare e gestire altri unMonasteries. Essa contiene specifiche sui ruoli da riempire, il design degli spazi (che influenza le interazioni che in quegli spazi avvengono), le tradizioni da osservare per ottenere insediamenti prosperi e inseriti nelle loro comunità locali. Funziona come un protocollo di comunicazione e un software open source: definisce una linea di condotta adattabile ai singoli contesti per sviluppare unMonasteries in maniera reticolare, decentralizzata, senza gerarchia. (999 battute)

  • Quali caratteristiche del Progetto ne garantiscono la sostenibilità economica nel tempo? Indicare un arco di tempo limitato e definito nel quale il Progetto può divenire economicamente sostenibile. (1000)

Nell’unMonastery, sostenibilità economica significa pensare a un modello che fa dell’equilibrio tra struttura dei costi e dei ricavi il suo obiettivo, senza cercare il surplus economico come fonte di reddito. Si parte dalla riduzione massima dei costi e si cerca nei modelli economici alternativi al mainstream il mix per coprirli. Riutilizzo, condivisione, autoproduzione sono il tipo di attività che orientano la ricerca di un modello autosufficiente economicamente, in cui i ricavi sono ricavati inizialmente dal dono o in cambio di consulenze; poi grazie alla vendita, a minor costo, dei beni e servizi sperimentati durante le residenze. Siccome questi rispondono a sfide locali segnalate dai cittadini, è plausibile che essi abbiano mercato. Esempi dei primi progetti selezionati: un app che dà informazioni in tempo reale sul trasporto pubblico, una rete mesh progettata, gestita e posseduta da una community (community digital assets); un programma open source per orientare i pannelli solari. (1000 battute)

  • Quali caratteristiche del Progetto promuovono l’equità economica e contrattuale dei lavoratori impiegati? Quali tipologie di contratti verranno attivate nella realizzazione del progetto? Quante risorse umane si prevede di impiegare per realizzare il progetto? (1000)

Il primo prototipo dell’unMonastery sperimenta il formato della residenza per innovatori, garantendo vitto, alloggio e il versamento di un per diem di base, uguale per tutti. L’unMonastery stimola l’autocandidatura di innovatori radicali disposti a mettere le loro competenze al servizio di una comunità locale in cambio di un ruolo sociale simbolico e delle condizioni di base per adottare uno stile di vita rigoroso. Al lato, altri soggetti si stanno facendo avanti: sviluppatori di software (per la documentazione e la messa in rete con altri unMonasteries), facilitatori e connettori (per guadagnarsi il supporto della comunità locale), fundraiser e sostenitori che costruiscono loro stessi le condizioni per auto-impiegarsi: i contratti sono equi perché vengono scritti dagli stessi lavoratori. Gli autori di questo scritto hanno prodotto un budget del progetto unMonastery, e MT2019 e ER LBG si sono impegnati ad accettarlo senza discutere in caso il progetto risultasse vincitore. (987 battute)

  • Quali caratteristiche del Progetto si prevede che possano avere un impatto sociale territoriale positivo? Quali attività promuovere la coesione sociale nei territori e nelle comunità di riferimento? Quali favoriscono l’accesso alla cultura e ai saperi e facilitano la fruibilità dei prodotti culturali da parte della collettività? (1000)

Alcuni unMonasterians svilupperanno attività che chiamiamo di interfaccia, volte a migliorare l’lnserimento di unMonastery nella comunità locale. Queste attività hanno una forte dimensione collettiva (coltivazione, alimentazione, attività sportive e ludiche) e vengono riorientate in modo che contribuiscano alla soluzione di problemi del territorio. Per esempio, fare agricoltura urbana significa ridurre la dipendenza alimentare e i rifiuti urbani, e fare crescere la consapevolezza alimentare nei cittadini. unMonastery promuove la condivisione della conoscenza perché essa è l’unico modo di trasformare i cittadini da consumatori passivi in solutori di problemi. Nella nostra esperienza, questa trasformazione produce coesione sociale, perché porta in luce strade interessanti che si possono percorrere solo con l’aiuto di tutti. La mobilitazione osservata a Matera intorno alla candidatura a Capitale europea della cultura 2019 lo prova, e rafforza l’attenzione su questo pilota del programma. (999 battute)

  • Quali strategie di progettazione, produzione, gestione e distribuzione dei contenuti che inquadrino la cultura come bene comune (tecnologie hardware e software opensource e freesoftware, impiego di licenze Creative Commons, etc) verranno attuate? (Max 1000 battute)

unMonastery condivide con la “nave madre” Edgeryders un approccio improntato alla decentralizzazione spinta di tutto ciò che è decentralizzabile. Edgeryders è nato all’interno del Consiglio d’Europa, e ne è stato il primo (e finora unico) progetto a pubblicare tutto il suo contenuto con licenza Creative Commons, nome e logo compresi. Edgeryders e unMonastery usano software free-and-open e pubblicano instructables e tutorials (non solo in ambito software, anzi!) per rendere la diffusione delle competenze non solo permessa, ma facile. unMonastery segue lo stesso approccio: grazie al design parametrico, da un solo file si ottengono infinite variazioni di case, sedie, bicchieri facendone variare i parametri. Se aggiungiamo digital fabrication in fase di produzione, e autocostruzione collaborativa  in fase di assemblaggio, ci avviciniamo alla fine della standardizzazione e alla decentralizzazione totale della produzione di oggetti ed edifici. (960 battute)

  • Quali azioni di comunicazione delle proprie attività sono previste per coinvolgere le comunità di riferimento e i destinatari del Progetto presentato? (1000)

unMonastery favorisce un approccio collaborativo alla produzione di comunicazione, a cui ognuno partecipa con le proprie risorse (montaggio, traduzione, scrittura, contatti). I soggetti partners concepiscono la comunicazione non come un’attività add-on da affidare a professionisti, ma come il risultato di una moltitudine di persone che vivono esperienze forti e piene di senso, e mentre le vivono le capiscono raccontandole. Questo si traduce in una partecipazione piena ai social media; i partners hanno account ufficiali sui principali social network, oltre che siti molto vivaci (quello di Edgeryders ha oltre 1700 utenti registrati, verificati uno ad uno). Questi assets digitali sono “il centro dello sciame”, in grado di mobilitare la creatività di migliaia di persone. Grazie a piccole innovazioni condivise con la comunità, siamo in grado di sottotitolare un video in dieci lingue rapidamente e a costo zero, provocare Twitterstorms, e perfino incuriosire gli old media. (980 battute)

  • A quali bisogni esistenti o emergenti il progetto intende rispondere? (1000)

Una serie di laboratori di progettazione partecipata organizzati durante la primavera 2013 ha permesso di mappare le principali sfide che Matera affronta e che, per varie ragioni, gli attori normali (Comune, imprese, etc.) non possono o non vogliono vincere. Esse sono state discusse online con la Community Matera 2019 e ridotte a 10: energia rinnovabile; sistemi idrici; gestione dei rifiuti urbani; spazi intergenerazionali; luoghi dedicati ai bambini per l’apprendimento di competenze specifiche (tecnologiche); consapevolezza diffusa delle calamità naturali; accessibilità  per disabili; innovazione architettonica; informazione (online/offline) sui tragitti e orari dei trasporti pubblici; comunicazione organica degli eventi. Per accedere al programma di residenze di unMonastery è necessario presentare un progetto che affronti almeno una di queste sfide. (863 battute)

Business model del Progetto

  • Partner chiave (max 500 battute): Edgeryders, con la sua presenza globale, serve a connettere unMonastery con un pool di potenziali residenti e partners. Il prototipo di Matera è partner della città, che fornisce lo spazio fisico, e del Comitato Matera 2019, che fornisce alcune risorse e ottiene in cambio un laboratorio di innovazione sociale importante per la candidatura a capitale europea della cultura 2019; di Sviluppo Basilicata, il cui incubatore nei Sassi accoglierà nuove imprese che dovessero nascere dall’esperienza. (495 battute)
  • Attività chiave (max 500 battute): Le attività chiave sono le residenze per innovatori. Sono distribuite su tre dimensioni: interna (costruire uM come istituzione), esterna (costruire valore per la comunità locale), di interfaccia (integrare uM nella comunità locale). Attività come sviluppo di software per l’intelligenza collettiva, comunicazione, animazione territoriale, advocacy, consulenze e fundraising saranno dedicate a rinforzare il modello e aiutarlo a scalare. (438 battute)
  • Risorse chiave (max 500 battute): Sono tre. la presenza, in Europa, di molti giovani dotati di competenze di alto livello, che tuttavia per varie ragioni rimangono ai margini del mercato del lavoro. un edificio da usare come spazio condiviso di vita e di lavoro. risorse di legittimità, in grado di dare agli unMonasterians un ruolo sociale e costruire un canale di comunicazione – anche economica e di servizio – tra unMonastery e città. (407 battute)
  • Valore offerto (max 500 battute): unMonastery è un punto di irradiazione della cultura hacker e dell’innovazione sociale verso una comunità locale. Utilizza le residenze per importare competenze di altissimo livello e pensiero radicale in città medie e piccole; lo spirito di servizio insito nella metafora del monastero per schierare queste competenze a sostegno di progetti che coinvolgono i cittadini e affrontano sfide locali; e la radicalità di pensiero e azione per fare questo usando il più possibile risorse non finanziarie. (498 battute)
  • Relazioni con i clienti (max 500 battute): Il modello dell’unMonastery funziona con la creazione di rapporti di comunità - tra gli unMonasterians, con la comunità ospitante e in rete. Creare comunità permette di risolvere i problemi e condividere la conoscenza senza intermediazione: nelle 3 dimensioni (interna, esterna, di interfaccia) le relazioni di fiducia favoriscono la cultura del dono, del baratto, della circolazione dei saperi, del servizio. Comunità, intelligenza collettiva e sostenibilità sono fortemente legate. (497 battute)
  • Canali (max 500 battute): unMonastery segue la logica del prototipo: grazie al lavoro preparatorio in città individua soggetti con esigenze specifiche; studia insieme a loro soluzioni hacker; le collauda e migliora, sempre insieme a loro. In questo modo, il prototipo stesso e il passaparola tra le persone che lo usano diventa il canale commerciale dei servizi di unMonastery. Un altro canale importante è lo spazio fisico, sempre aperto ai cittadini e sempre animato. (443 battute)
  • Segmenti di clientela (max 500 battute): Il principali beneficiari sono i cittadini delle comunità locali che ospitano l’unMonastery: attraverso i laboratori partecipati, la cittadinanza attiva si segmenta da sé intorno a clusters di criticità locali, creando spontaneamente dei bacini d’utenza per i singoli prototipi. L’altro segmento di clientela è fatto di innovatori (hackers, permacoltori, attivisti, artisti) interessati a programmi di residenze in cui applicare le loro competenze a problemi contestualizzati. (477 battute)
  • Struttura dei costi (max 500 battute): La struttura dei costi è ridotta al minimo: quelli variabili sono progressivamente autoprodotti (orto), recuperati (abbigliamento) e autocostruiti (mobili, utensili). I costi fissi riguardano il sito (gas, riscaldamento, internet), le attività e le risorse chiave per rinforzare il modello e aiutarlo a scalare. Considerati i costi di consulenza esterni impegnati dalle PA, o i costi dell'inazione e dell'immobilismo, l'unMonastery è un laboratorio a basso costo e alto potenziale d'impatto sociale. (499 battute)
  • Flussi dei ricavi (max 500 battute): l’unMonastery è il laboratorio che prototipa prodotti e servizi per criticità legate ad insediamenti urbani di piccola e media scala. I ricavi vengono sia dalla vendita (a minor costo), che dal dono o dal baratto: l'obiettivo non è il guadagno degli unMonastarians, ma la creazione di valore condiviso con la comunità locale. La commercializzazione dei prodotti/servizi è integrata alla strategia di replicazione: invece che comprare, altre comunità possono scegliere di accogliere l'unMonastery. (498 battute)

PARTE III. Soggetto Proponente

Breve storia del Soggetto Proponente (Max 1000)

Il Comitato Matera 2019 è stato costitutito nel 2011 dalle principali istituzioni della Basilicata (Comune di Matera, dalla Regione Basilicata, dal Comune di Potenza, dalle Province di Matera e Potenza, dalla Camera di Commercio di Matera e dall’Università degli Studi della Basilicata) per preparare e sostenere la candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura nel 2019. Al fine di rafforzare la dimensione europea e sperimentare nuove modalità di spazio e lavoro sociale, il Comitato ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Edgeryders LBG per lo sviluppo del primo prototipo dell’unMonastery. (606 battute)

Link esterni che descrivono l’attività del soggetto proponente:

Some answers and info…

Based on this comment – I thought these information would be easier to copy-paste on the wiki if I left the answer here.

  • For what it’s worth: design/crafts might be a good angle for this program.

  • Images: we have images of people in the unMonastery (example) – maybe not what you want.

  • Soggetto proponente: ask the Avanzi guys. There is a “contact” address on the website. My guess is you need to pencil in the MT12019 data, because that is the lead partner.

  • unMonastery is a project, not a legal entity, not a “soggetto”. The partnership is made by Comitato Matera 2019 + Edgeryders LBG for the purpose of building the unMonastery.

  • Data on Edgeryders LBG, if you need to put them in:

    • If you need a phone number, put in your own! You are an ER LBG project manager now, and you know the project best.

    • Type of org: UK-incorporated Limited By Guarantee company.

    • Status of social enterprise: yes, we are a not-for-profit social enterprise.

    • Brief description: Edgeryders provides expert advice by deploying ad-hoc, open networks of citizen experts against the client’s problem. It is good at fostering their collective intelligence, then harvesting its outcomes through techniques grounded in network science and online ethnography. It provides a corporate shell for citizen experts “at the edge”, often young, uncredentialed or marginalized, to get meaningful paid work.

    • Active since: May 2013.

    • Enrolled collaborators: the 5 partners. LEt’s say 1 full time, 4 part time.

    • Economic value: ask [AD_admin] to put in a ballpark number.

    • External links: I would say https://edgeryders.eu/t/about-us-5/447

    • External images: how about this?

Thanks!

That’s excellent information. I started putting all the information in the boxes, also related to the project so starting from tomorrow I can start elaborating the ideas. I also pinged Claudia (the Comitato) and [AD_admin] for the missing information. Let’s go for it, then!

design parametrico + kit

Ciao Ilaria, rispondo alla tua chiamata nell’altro commento riguardo al design parametrico.

• Design Parametrico, il nuovo trend del design - ideale per stili di vita nomadi e città resilienti. Una linea di mobili dell’unMonastery in cui sono “i parametri di un oggetto che vengono dichiarati, non la sua forma”.

Non so se il parametrico sia ideale per gli stile di vita nomadi. Scriverei piuttosto “ideale per un mondo che cambia in continuazione e in cui la regola è la diversità, il cambiamento, la personalizzazione e l’adattabilità radicale”. Tutto questo è possibile grazie ai parametri. Possiamo immaginare che dei progettisti realizzino proposte per mobili, sedie e oggetti che poi vengono modificati o personalizzati tramite i parametri per essere usati anche dai materani o da tutto il mondo.

Alcuni esempi qui ma per capire di cosa parliamo ecco un esempio perfetto : Hermit House project.

Con un singolo design (un solo file) possiamo ottenere infinite variazioni di case, sedie, bicchieri.

Il design parametrico (concezione), associata ai FAB LAB (produzione) e all’autocostruzione collaborativa (assemblaggio) può rappresentare la fine della standardizzazione e la decentralizzazione totale della produzione di oggetti ed edifici.

Ho scritto una volta questo lungo articolo sull’argomento (in ITA), non so se puo’ aiutare.

UNMONK KITS

Questo altro aspetto, quello del kit, è invece molto adatto a riproducibile per la vita nomade.

Sono andato avanti sul progetto (immagini nel link qua sotto che ho presentato l’altro giorno a questa conferenza a Parigi) :

issuu.com/immaginoteca

Non se serve ad @ilariadauria per la call ma credo che interesserà forse @antonioelettrico

LET’S KEEP WORKING

Hi Francesco - Lets work together and network our communities

Yes - I share your vision Francesco.

Eric H. ( http://p2pfoundation.net/Hunting,_Eric ) also made a slides presentation :

https://docs.google.com/presentation/d/19g_XYezo_jHEZINUqZNZUswZaLsuNHpvbsT3vNkW3eU/edit#slide=id.p

Draft Wiki page : http://sharewiki.org/en/Spime_Housing

I recently re-posted some of your posts on our humble little community of practice list :

https://groups.google.com/forum/#!forum/op-n-m

We wish to use the Antwerp Collective Space to further these concepts :

http://sharewiki.org/en/Antwerp_Collective

Lets work together :slight_smile:

Some older brainstormings, including modular parametric design in support of nomadic approaches ( and pop up villages ) :

http://sharewiki.org/en/Settlement_Technologies

http://sharewiki.org/en/Nomad_Tribe

http://sharewiki.org/en/Emergent_Synthesis

Also, collaboration possible in terms of software.

See : https://docs.google.com/presentation/d/156YzIeH-eoYFl9nMzFxofQ55KVoksqusS0pYYL4WVaA/edit

https://github.com/automenta/netentionjs2

Dante ( dante.monson - at - gmail.com )

Consigli non richiesti

  1. Toglierei tutta la fuffa. Esempio: "L'unMonastery trova nella coproduzione la sua ragione d'essere: la dimensione collaborativa è trasversale al progetto, dallo sviluppo del concept fino alla sua realizzazione" non vuol dire niente. La risposta a quella domanda è più o meno così: "unMonastery è collaborativo perché si basa sull'idea che le comunità locali producano la propria cultura e la propria innovazione invece di acquistarla. Per mettere le comunità locali di città piccole come Matera in grado di reggere l'urto con i centri globali della produzione culturale, le arricchiamo con la presenza degli unMonasterians, portatori di competenze forti e etica hacker radicale, ma anche di spirito di servizio alla comunità. In un unMonastery non si può non coprodurre: la simbiosi tra unMonastery come istituzione e comunità locale è l'obiettivo dell'intero percorso. L'idea – eredità dell'esperienza del monachesimo occidentale – è che i singoli unMonasterians trovino energia creativa e pace interiore proprio dall'idea di servizio alla comunità ospitante." Questo approccio va applicato a tutta l'application: zero chiacchiere e distintivo, solo roba concreta. Le risposte più deboli sono le due risposte economiche. Io non comincerei nemmeno a scriverle prima di avere scritto un budget indicativo. Tenete conto che non vale dire "State tranquilli, i contratti sono equi perché Edgeryders è un'impresa sociale": occorre prendere impegni precisi. Per esempio, si può dire: i contratti sono equi perché vengono scritti dagli stessi lavoratori. Gli autori di queso scritto hanno prodotto un budget del progetto unMonastery, e MT2019 e ER LBG si sono impegnati ad accettarlo senza discutere in caso il progetto risultasse vincitore. 
  2. Sulla scalabilità, farei riferimento alla Regola di Benedetto. La strategia di unMonastery per scalare è anche questa copiata dai benedettini. L'idea non è che Edgeryders fa il fundraising di 50 unMonasteries, e Ben fa il giro del mondo a posare la prima pietra: l'idea è che ci concentriamo sul costruire un protocollo che funziona per l'interazione tra gli unMonasterians, e tra l'unMonastery e la città. Questo protocollo diventa una non-Regola, ma anche design (modellare gli spazi in cui avviene l'interazione significa influenzare le interazioni che in quegli spazi avvengono), le tradizioni di [Bembo Davies] etc.
  3. Alla domanda sui bisogni risponderei con le challenges, raccontando la storia dei workshops fatti in primavera. Di nuovo: concretezza e non fuffa, e in più dai l'idea che il progetto lo stai già facendo senza aspettare i loro soldi. 

Per ora mi fermo qui. Ma serve una riscrittura profonda IMHO.

Indicative budget for 100.000€

[Artied] and whoever can give inputs on the subject of the budget and the business model.

The questions related to the budget and the economic issues are the following:

  • which characteristics of the Project are a guarantee for its economic sustainability in time? Indicate a limited and defined time span in which the Project will become economically sustainable. (1000 characters)
  • which characteristics of the project promote economic and contractual equity of the employed workers? Which contract typologies will be used for the implementation of the project? How many human resources will be employed to implement the project? (1000 characters)
  • Buiseness Model Canvas: Revenue Streams (500 characters) / Cost Structure (500 characters)

To answer the first two questions, [Alberto] suggested

  • to first draft an indicative budget for the 100.000€
  • to employ 1 full time + 3 part time 

Yesterday, brainstorming with [Ben] on the human resources necessary for the unMonastery, we thought about

  • project management 
  • software development
  • community management / connector
  • communication officer
  • advocates (fundraising)

If we consider the 100.000€ as seed funding for the first year, on what revenue streams will the unMonastery live on for economic sustainability?

Correction and budgeting

@ilariadauria and all, I don’t remember suggesting to employ 4 people. How could I? I don’t even know what they would do!

As for the budget – which I did suggest – IMHO the most convincing way to do one is to link expected results to activities to costs. The results of your brainstorming are not very convincing, because an evaluator would be right to ask “why do you need a communication officer? It does not look like you are selling anything”. So you need to say something like "in order to gain legitimacy and therefore support from the local community (result), the unMonastery needs to attract a constant inflow of unMonasterians from all over the world because [something]. This is done by means of a social media strategy (activity) that requires a part-time communication officer (budget item) at the cost of X.

As for the revenue stream, that is really the key question. Failing to address it convincingly will bring to zero your chances of winning. My understanding is that the unMonastery relies heavily on in-kind revenue: access to land, or offers of food and firewood against hacks. It does not have a proper business model, rather a symbiotic behavior as a source of sustainability. But I could be wrong.

Alberto, on the above post

[Alberto], on the above post you wrote “enrolled collaborators: the 5 partners. Let’s say 1 full time, 4 part time”. So if I got you wrong, please can I ask you to specify what you meant with that sentence?

For the budget, I get the idea of linking activities to costs: that’s a very good point. I listed the results of our brainstorms without going in detail and arguing because that was not my goal here on the platform. The bid will be the occasion to do so.

On the revenue stream, yes: the only thing that came into my mind is “very low costs, so very low revenue needed, trying to aim at in-kind”.

If anybody has better ideas, or smarter ones: I am all ears.

Oh, that

Yes, one of us did get it wrong.

I was giving you info about soggetto proponente, i.e. Edgeryders LBG. If the question is “how many people work at Edgeryders LBG?” then my answer is right. If the question is “how many people were enrolled in the past to work on the unMonastery project?” then that answer is very wrong, but at least I can give you the right one. If it is “how many people will be enrolled in the future to work on the unMonastery project?” my answer is also wrong, and additionally I don’t know the right one, it depends on your activities.

Remember to allocate some of the budget for activities done by ER LBG. This would be noncore stuff, where the core is design and crafts. Example: tech stuff could be allocated to ER (Matthias). [AD_admin] will be the person to help make sure that the budget works for us too.

Input/feedback

I’m “on the road” until Wednesday marooning… I will get into this first thing on Wed

Thank you!

Great: that’s good because by then I will have finished the 2d draft of the application, ready for community revision + sending it in to comitato Matera2019 for inputs!

Graphic design

[pacheca] [Rita O] and whoever else wants: these are the next steps for the Che Fare application:

  • for Wednesday: finishing the writing for peer review
  • for Friday: getting all the inputs back from people (also from Committee Matera 2019)
  • on Sunday: uploading everything 
  • Monday: deadline

I am traveling tomorrow morning, but can Skype in the afternoon/evening. Are we up for a G Hangout?

20.00h/20.30h GMT this evening

Hello,

Ok, this means that the image should be done tomorrow.

(I can dedicate tomorrow morning to do this)

I imagine it will be something very simple, as we’re almost out of time…

This afternoon it’s not possible, but I can meet from 20.00h/20.30h GMT this evening.

Say if it is good for you!

hugs

Ok!

Dear [pacheca], just got home. Who said Italy was in Europe? :slight_smile: Okay for 20 on Skype? GHangout?

Skype: ilaria.dauria

hugs

Didn’t work?

Dear

[pacheca], something probably went wrong?

I am spending tomorrow to work on Che Fare, then sending everything for peer-to-peer review both to Edgeryders and Comitato.

I realize I really don’t have graphic skills, so it’s more about taking the lead on the communication issue linked to the voting part ecc.

If tomorrow you have some time, I will be online.

Hope to hear from you, love!

Ok, tomorrow we’ll speak!

Oh Ilaria, I’m sorry… but GMT was now.

Ok, tomorrow we’ll speak, no problem.

(Portugal is the same time zone of England, it is an hour earlier than Italy ;- ) )

​see you tomorrow! :wink:

feedback, please - this post is being updated

Hi Guys,

Please give some me feedback about this possible photomontage…

I can´t say anymore if it works or not… need your help!

@ilariadauria @ben @nadia @caroline @tiago @noemi @nat @marilena @alberto

A.

B. (this is the latest update that was made)

2 Likes

ONE?

Dearest @pacheca, I don’t know why but I only see one image: so for me it’s excellent!

There is not much time for change anyways, and I feel we all gave our max with the time we had.

Let’s see what others say, and then I will start uploading stuff from tomorrow morning.

Does that seem like a plan?

good!

@ilariadauria Ok, great! I’m glad you like it! :slight_smile:

(Yes, there was only one image, sorry …)

Now there are two images again … just moved the text up a bit …

Anyway, should I look for two other images?

Photographs that could work with the concept? … or is it possible to apply with only one image?