L'altra faccia della medaglia

Creare un profilo per un social-network è molto facile, basta un semplice click ed ecco che ci si autotrasporta direttamente dentro una pagina. Ma cosa spinge relamente la gente a crearsi un profilo Facebook, Twitter ecc…? La maggior parte della gente si nasconde dietro la falsa idea di usare i social-network solo per “riccolegarsi” a persone più o meno lontane e tenersi aggiornate mostrando la propria presenza a suon di “mi piace” e “retweet”. Ma cosa si nasconde realmente dietro quei post che si pubblicano in continuazione e che occupano tutta la nostra bacheca? Ci si trova davanti a quello che una volta era un diario segreto dove la chiave si nascondeva a tutti, ma si sa, gli anni passano e le mode cambiano, e le mode di oggi non permettono segreti, vogliono li tutto in piazza, tutto pronto per essere utilizzato come un’arma letale contro il primo che osa non approvare i tuoi post.

Ma perchè elencare solo le cose negative. Non bisogna dimenticare che i social-network hanno davvero abbattutto le barriere delle comunicazioni permettendo contatto continuo con tutto il mondo e una vasta rete di diffusione continua delle notizie. Ormai basta la presenza di una notizia per pochi minuti in rete perchè questa faccia il giro del mondo, e tutto a costo zero.

Ma se tutto fosse rose e fiori non servirebbe parlarne, infatti dimentichiamo che i social-network hanno ucciso la comunicazione verbale e trascinano ogni giorno milioni di ragazzini nel grande buco nero della tecnologia, dove molto spesso si può trovare anche chi in realtà non è interessato a te, ma a ciò che ha da guadagnare usandoti.

Quindi occhi aperti, e attenti ai click che si fanno, e ricordiamoci che molto spesso è meglio un bel gelato all’aria aperta che non un “like” alla foto del caro amico.

Non l’o visto il tuo post

Ciao Martina! Come stai?

Grazie per il raconto, in realtà ci sono un certo numero di messaggi sui social network, come questo magnifico di Kate , e come la tua storia, l’opinione generale è: “usare con cautela”.

A proposito di un uso più diffuso delle reti e come possiamo iniziare a provocare il cambiamento attraverso l’attivazione di loro, puoi leggere questo ultimo rapporto di ricerca, sull’inclusione sociale e l’equità. Il tuo feedback sarebbe davvero aiutare a mettere insieme un buon manuale per la transizione, con i pericoli ​​inclusi. Cosa ne pensi?

Il rapporto è in inglese, ma è possibile utilizzare google translator per leggerlo in italiano. L’io stesso sto facendo ora a scrivere in italiano :slight_smile:

http://edgeryders.ppa.coe.int/making-sense-edgeryders-experiences-where-do-we-go-here/mission_case/living-together-reloaded