strumenti per il cambiamento
Caro Alberto,
i primi tempi sono stati quasi come la partecipazione ad un gruppo di “autoaiuto”, la sorpresa di ritrovarsi tra persone con bisogni simili e di avre finalmente un canale di comunicazione era davvero tanta.
Dopodiché si è “coagulata” l’idea di trasformarci in nodi di informazione, e per ora siamo in questo stadio. Raccogliamo le esperienze dei diversi paesi su alcuni temi (abbiamo fatto un recente intervento sulla condizione femminile, lavoriamo con il Comune sull’agenda digitale) e le inoltriamo alle persone che possono essere dei veri interlocutori, con un occhio sempre alla possibilità che queste informazioni possano trasformarsi in azione sociale.
Dopodiché, l’autoreferenzialità è sempre dietro l’angolo, soprattutto quando si ha si’ il vantaggio di essere autonomi e poveri (vedi altro messaggio nei commenti), ma con il rischio di non poter far seguire alle intuizioni dei progetti concreti.
Dopo questi primi anni di sperimentazione, mi dico spesso che sarebbe bellissimo avere dei “moduli di formazione” per volontari del mondo virtuale che si “inzuccano” con il mondo reale. C’è tanta dispersione tra le piccole azioni fatte e il grande potenziale che si esprime, e penso che servirebbero proprio degli strumenti adeguati per imparare limitare questa dispersione… esistono?
Grazie a tutti per l’accoglienza del progetto!
Maria Chiara