Second proposal
- La prima volta che ho sentito parlare dell'unMonastery era a Bruxelles, durante il secondo raduno annuale degli Edgeryders.
- Ci avevo capito poco - all'epoca non conoscevo bene lo spirito hacker, il mondo dell'opensource e le piattaforme online.
- Oggi, affianco Joseph Grima - direttore artistico di Matera 2019 - e lavoro con il Comitato per costruire una proposta culturale che non sia fatta di progetti, ma di processi collaborativi; che non presenti un cartellone di eventi ma costruisca una pratica alternativa per produrre cultura, basata sul fare quotidiano.
- unMonastery rientra in questa sfida:
- è un processo imperfetto che corregge il tiro ogni giorno, pur tenendo d'occhio gli obiettivi finali,
- ci permette di sperimentare sul campo cosa significa realmente "fare un programma di residenze per innovatori radicali"
- ascoltare le reazioni della comunità locale, tra reticenze ed entusiasmi
- veder crescere le interazioni, tra slanci e timidezze
L’obiettivo finale rimane quello di rafforzare chi già opera da tempo sul territorio: lavoriamo per connettere le iniziative frammentate a reti europee che affrontano temi simili come la rigenerazione di spazi in disuso, lo spreco di competenze, l’insegnamento tra pari.
Con una sola differenza: che l’innovazione si fa attraverso la pratica quotidiana, e non attraverso la predica.