Venerdì 23 ottobre a Palazzo Lanfranchi si terrà l’incontro dedicato alla stewardship in cui si analizzerà l’impatto che i cittadini possono avere nel processo di costruzione delle politiche.
Ho fatto un viaggio per scoprire questi casi, passando da tanti luoghi bellissimi della nostra regione e incontrando persone in gamba che si sono rimboccati le maniche e si danno da fare per custodire i beni pubblici. L’ultima in ordine cronologico l’ho fatta a Matera, dove Andrea Santantonio mi ha raccontato Cresco, ecco cosa mi ha detto a riguardo.
Nel capoluogo, invece, ho scoperto due realtà molto interessanti che si sono distinte per l’approccio fortemente orientato al fare, non aspettare e lamentarsi. Il primo che vorrei presentare è il caso dei PAZ: Potentini Armati di Zappa che hanno riabilitato il parco di Montereale. Ecco l’intervista a Luca Rando, protagonista insieme all’associazione.
Sempre a Potenza, “Serpentone Reload” ha ridato vita ad un intero quartiere e ha scatenato un circolo virtuoso che, se emulato, porterebbe ad una vera rivoluzione sociale, ecco l’intervista a Sara Bellarosa, sociologa.
Anche nel Vulture ci sono realtà che vogliono accompagnare le pubbliche amministrazioni nella gestione dei beni comuni ed ho intervistato Marialaura Garripoli, presidente di Futura, associazione di Venosa che si occupa di varie tematiche, in particolare di ambiente in questo specifico momento storico.
Tornando a Matera, ecco il caso di Luca Tamburrino e dell’UniBas store Community information center, che ha unito in un unico luogo tre servizi fondamentali per i giovani e che nonostante sia aperto da pochissimo ha già avuto impatto sulla comunità studentesca.
Anche Emmanuele Curti, il professore innamorato della Basilicata (lucano acquisito, ormai) e si impegna moltissimo dal punto di vista dei beni archeologici. Ha avviato durante unMonastery un progetto dedicato alla mappatura delle memorie, ecco cosa mi ha detto.
La prima intervista, invece, l’ho fatta via hangout e la qualità delle immagini è imbarazzante per bruttezza, ma i contenuti che Gennaro Cosentino espone sono davvero forti: nella valle del noce, insieme ad altre associazioni, si stanno organizzando per ridare alla comunità un edificio in disuso, ecco la sua intervista.
Ovviamente non potevo intervistare tutte le realtà che fanno progetti relativi alla custodia dei beni pubblici, ma con il blog che gestisco insieme ad altri ragazzi, Osservatore Lucano, continuerò a cercarne ed a raccontare queste persone che sottraggono tempo a se stessi per dedicarsi al bene comune. E’ di queste persone che abbiamo bisogno per innovare la società e immaginare una rivoluzione civica che possa essere di impatto, l’esempio di Matera2019 deve trasmetterci questo.