Il gruppo di Dionisio, incentrato sulle riflessioni di chi deve effettuare la chiamata per accedere all’esercizio commerciale, era formato da:
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6 cittadini, (persone con disabilità, persone interessate alla procedura dell’accessibilità in città)
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1 moderatore (Alessandro Contini - WeMake),
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1 assistente moderatore (Chiara Ferrero - WeMake),
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1 osservatore (Roberta Ribero - WeMake),
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1 maker (Francesco Perego - WeMake),
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1 rappresentante del Comune di Milano (Rossana Torri).
Subito dopo la formazione del tavolo, la co-progettazione ha avuto inizio con la lettura della ‘Storia di Dionisio’, cittadino alla ricerca di una bottiglia di vino:
“ Dioniso è pronto per la festa di questa sera, ne sarà il cerimoniere!
Solo appena prima di uscire si accorge di aver finito il vino, quindi di non poterlo omaggiare ai festeggiati. Quale scempio, Dioniso senza vino…
Decide di uscire per andare a comprare del buon vino sulla via per andare alla festa.
Per strada passa davanti alla Vineria Minerva, la vetrina abbonda di bottiglie di ottima annata, i migliori vini della città.
Dioniso si avvicina all’entrata e solo all’ultimo può notare l’ostacolo, un misero gradino, decisamente basso per altro, ma che in ogni caso non gli permette di accedere all’interno del negozio. “
Clicca qui per accedere alla ‘Storia di Dionisio’.
Subito dopo la lettura della ‘Storia di Dionisio’, ha inizio un giro di tavolo per conoscere gli interessi e le aspettative di ciascun membro. Al gruppo di Dionisio, hanno partecipato sia cittadini portatori di bisogno e sia cittadini interessati alla causa per comprendere al meglio le problematiche relative a questa complessa normativa.
La discussione ha inizio con la condivisione, da parte dei cittadini disabili, della propria esperienza di shopping in città. Le esperienze variano da persona a persona, ma soprattutto dipendono dall’entità degli ostacoli presenti all’esterno e all’interno dell’esercizio commerciale. Tali ostacoli forzano infatti relazioni e incomprensioni non volute sia da parte di chi vorrebbe accedere al negozio, sia da chi si trova nelle vicinanze e sia da chi si sente responsabile di questa non accessibilità.
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Dal confronto dei partecipanti del tavolo di Dionisio sono emerse diverse tematiche che verranno poi riprese durante i prossimi appuntamenti di open rampette:
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Semplificare la normativa, cambiare le procedure se necessario senza ricorrere necessariamente all’aumento delle sanzioni.
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Aumentare l’assistenza, supporto e controlli tecnici e soprattutto fisici per verificare l’accessibilità esterna ed interna di un esercizio commerciale.
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Creare un sistema condiviso di scambio di informazioni utili (adesivo, sito internet, applicazioni) per aumentare la visibilità e il riconoscimento di un negozio accessibile. Utilizzare e normalizzare un sistema analogo a quello utilizzato per gli alberghi ed hotel (1, 2, 3 stelle e così via).
Riferimenti utili:
Link - Report incontro di open rampette - LA CHIAMATA 11.05 @ LaStecca 3.0
Link - Storia / Challenges di open rampette sulla piattaforma di EdgeRyders, per coinvolgere ed avviare una parallela discussione online con i partecipanti e membri del progetto europeo opencare.
Link - Report gruppo di Minerva