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TITOLO DEL PROGETTO: unMonastery
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ABSTRACT DEL PROGETTO (2500 battute)
unMonastery è un programma di residenze per innovatori radicali. L’idea nasce come risposta allo spreco di risorse, sia materiali che intellettuali (immobili in disuso, competenze inutilizzate, dipendenza energetica) e si ispira all’esperienza del monachesimo occidentale per riprodurre ciò che di meglio c’è nelle funzioni sociali del monastero tradizionale: dare ai suoi membri un obiettivo condiviso più ampio, essere un’occasione per sviluppare delle relazioni profonde vivendo e lavorando insieme, permettere un maggior grado di libertà dal bisogno di generare un redito personale per vivere.
Funziona cosi: comunità locali e piccole città accolgono un gruppo di unMonasterians - non-monaci, portatori di competenze forti e etica hacker radicale, ma anche di spirito di servizio alla comunità. In cambio di vitto, alloggio e riconoscimento sociale e esperienze di vita inedite, si impegnano a (tentare di) risolvere le criticità locali (dalla raccolta dei rifiuti urbani all’animazione intergenerazionale, passando per la comunicazione culturale organica e l’accessibilità). Questo permette a chi aspira a contribuire a risolvere i problemi delle nostre società di farlo, senza dovere per forza essere un professionista al servizio di governi o organizzazioni benefiche. Il primo prototipo apre nel 2014, a Matera, nel cuore dei Sassi, come progetto pilota della candidatura della città a Capitale europea della cultura nel 2019. Si fonda sulla stretta collaborazione tra reti consolidate online (attraverso le piattaforme di Edgeryders e di Matera 2019) e un calendario di attività offline, fatto di laboratori partecipati e residenze.
Gli e le unMonasterians aggrediscono i problemi cittadini in tempi di crisi attraverso dei progetti che raccontano, con i fatti, una modalità diversa dal solito di interazione fra la comunità cittadina e il resto del mondo. Lasciano alla città non solo un prodotto, ma un modo per costruirlo: una nuova filosofia di vita. I primi non-monaci sono già stati selezionati: vogliono occuparsi di trasporto pubblico, di arredamento, di animazione culturale, di reti wireless e di riciclo delle acque. Vivranno nel primo prototipo dell’unMonastery a Matera, da Febbraio in poi: nonostante l’avviamento del progetto, non vogliamo fermarci qui. Vogliamo scalare e replicare l’unMonastery, secondo una non-regola che funziona come un protocollo di comunicazione e un software open source: ognuno di noi ne puo far parte, collocandosi nel posto che più lo ispira. (2498 battute)
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3 PRINCIPALI CAMPI: choose 3 in this list (which is already a selection), for the complete list check here
applicazione / software beni culturali coworking community design fabbing altro: residenze artistiche
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3 LINKS which describe THE PROJECT
1) www.unmonastery.eu → BEN: mettere il video di Sam Muirhead nel sito?
2) link al video di Sam Muirhead
3) FLICKR con le fotografie del LOTE 3 : http://www.flickr.com/photos/edgeryders/sets/72157637384442243/with/10711218603
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Quali caratteristiche del progetto promuovono forme di collaborazione e co-produzione? Ossia la capacità di relazione e interazione con soggetti terzi attraverso la costruzione di reti reali e reti on-line? (1000)
L’unMonastery è collaborativo perché si basa sull’idea che le comunità locali producano la propria cultura e la propria innovazione invece di acquistarla. Permette alle comunità locali di città piccole come Matera di reggere l’urto con i centri globali della produzione culturale attraverso la presenza degli unMonasterians, portatori di competenze forti e etica hacker radicale, ma anche di spirito di servizio alla comunità. In un unMonastery non si può non coprodurre: la simbiosi tra unMonastery e comunità locale è l’obiettivo dell’intero percorso. Emerso dalla rete di Edgeryders (un think tank diffuso di cittadini esperti, oggi impresa sociale), il primo prototipo apre nel 2014, nei Sassi di Matera, come progetto pilota della candidatura della città a Capitale europea della cultura nel 2019 e si fonda sulla stretta collaborazione tra reti consolidate online (attraverso le piattaforme di Edgeryders e di Matera 2019) e attività offline (attraverso laboratori partecipati e residenze). (996 battute)
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Quali caratteristiche del Progetto promuovono forme di innovazione negli ambiti della produzione, distribuzione e fruizione della cultura? (1000)
L’idea – eredità dell’esperienza del monachesimo occidentale – è che i singoli unMonasterians trovino energia creativa e pace interiore proprio dall’idea di produzione culturale al servizio della comunità ospitante: simile a un programma di residenze artistiche, unMonastery promuove una pratica della cultura che parte dalle criticità del luogo e le aggredisce attraverso dei progetti che raccontano, con i fatti, una modalità diversa di interazione fra la comunità cittadina e il resto del mondo. Lascia alla città non solo un prodotto, ma un modo per costruirlo: una nuova filosofia di vita. Alll’unMonastery, la cultura si basa sulla peer production di una comunità di professionisti che produce volontariamente dei contenuti in formato aperto e modificabile, riutilizzabili e accessibili a tutti, nei settori più diversi: energia, teatro, design. Questo tipo di residenza fa della pratica culturale una sorgente di benessere, di coesione sociale e di sviluppo locale in un sistema decentrato. (999 battute)
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Quali caratteristiche del Progetto ne facilitano la scalabilità e la riproducibilità? Ovvero, come il Progetto presentato può essere sviluppato ulteriormente temporalmente e quantitativamente, divenendo replicabile in condizioni e ambiti differenti? (1000)
La strategia di unMonastery per scalare e replicarsi si ispira alla Regola di san Benedetto: se vuoi cambiare il mondo, modifica il modo in cui le persone interagiscono. I monasteri benedettini hanno ricoperto l’Europa intera in tre secoli senza un piano per farlo, perché le comunità che usavano la Regola tendevano a sopravvivere, prosperare e riprodursi distribuendo copie della Regola da usare in nuovi monasteri. Allo stesso modo, unMonastery scala concentrandosi sulla produzione di una non-Regola per fondare e gestire altri unMonasteries. Essa contiene specifiche sui ruoli da riempire, il design degli spazi (che influenza le interazioni che in quegli spazi avvengono), le tradizioni da osservare per ottenere insediamenti prosperi e inseriti nelle loro comunità locali. Funziona come un protocollo di comunicazione e un software open source: definisce una linea di condotta adattabile ai singoli contesti per sviluppare unMonasteries in maniera reticolare, decentralizzata, senza gerarchia. (999 battute)
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Quali caratteristiche del Progetto ne garantiscono la sostenibilità economica nel tempo? Indicare un arco di tempo limitato e definito nel quale il Progetto può divenire economicamente sostenibile. (1000)
Nell’unMonastery, sostenibilità economica significa pensare a un modello che fa dell’equilibrio tra struttura dei costi e dei ricavi il suo obiettivo, senza cercare il surplus economico come fonte di reddito. Si parte dalla riduzione massima dei costi e si cerca nei modelli economici alternativi al mainstream il mix per coprirli. Riutilizzo, condivisione, autoproduzione sono il tipo di attività che orientano la ricerca di un modello autosufficiente economicamente, in cui i ricavi sono ricavati inizialmente dal dono o in cambio di consulenze; poi grazie alla vendita, a minor costo, dei beni e servizi sperimentati durante le residenze. Siccome questi rispondono a sfide locali segnalate dai cittadini, è plausibile che essi abbiano mercato. Esempi dei primi progetti selezionati: un app che dà informazioni in tempo reale sul trasporto pubblico, una rete mesh progettata, gestita e posseduta da una community (community digital assets); un programma open source per orientare i pannelli solari. (1000 battute)
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Quali caratteristiche del Progetto promuovono l’equità economica e contrattuale dei lavoratori impiegati? Quali tipologie di contratti verranno attivate nella realizzazione del progetto? Quante risorse umane si prevede di impiegare per realizzare il progetto? (1000)
Il primo prototipo dell’unMonastery sperimenta il formato della residenza per innovatori, garantendo vitto, alloggio e il versamento di un per diem di base, uguale per tutti. L’unMonastery stimola l’autocandidatura di innovatori radicali disposti a mettere le loro competenze al servizio di una comunità locale in cambio di un ruolo sociale simbolico e delle condizioni di base per adottare uno stile di vita rigoroso. Al lato, altri soggetti si stanno facendo avanti: sviluppatori di software (per la documentazione e la messa in rete con altri unMonasteries), facilitatori e connettori (per guadagnarsi il supporto della comunità locale), fundraiser e sostenitori che costruiscono loro stessi le condizioni per auto-impiegarsi: i contratti sono equi perché vengono scritti dagli stessi lavoratori. Gli autori di questo scritto hanno prodotto un budget del progetto unMonastery, e MT2019 e ER LBG si sono impegnati ad accettarlo senza discutere in caso il progetto risultasse vincitore. (987 battute)
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Quali caratteristiche del Progetto si prevede che possano avere un impatto sociale territoriale positivo? Quali attività promuovere la coesione sociale nei territori e nelle comunità di riferimento? Quali favoriscono l’accesso alla cultura e ai saperi e facilitano la fruibilità dei prodotti culturali da parte della collettività? (1000)
Alcuni unMonasterians svilupperanno attività che chiamiamo di interfaccia, volte a migliorare l’lnserimento di unMonastery nella comunità locale. Queste attività hanno una forte dimensione collettiva (coltivazione, alimentazione, attività sportive e ludiche) e vengono riorientate in modo che contribuiscano alla soluzione di problemi del territorio. Per esempio, fare agricoltura urbana significa ridurre la dipendenza alimentare e i rifiuti urbani, e fare crescere la consapevolezza alimentare nei cittadini. unMonastery promuove la condivisione della conoscenza perché essa è l’unico modo di trasformare i cittadini da consumatori passivi in solutori di problemi. Nella nostra esperienza, questa trasformazione produce coesione sociale, perché porta in luce strade interessanti che si possono percorrere solo con l’aiuto di tutti. La mobilitazione osservata a Matera intorno alla candidatura a Capitale europea della cultura 2019 lo prova, e rafforza l’attenzione su questo pilota del programma. (999 battute)
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Quali strategie di progettazione, produzione, gestione e distribuzione dei contenuti che inquadrino la cultura come bene comune (tecnologie hardware e software opensource e freesoftware, impiego di licenze Creative Commons, etc) verranno attuate? (Max 1000 battute)
unMonastery condivide con la “nave madre” Edgeryders un approccio improntato alla decentralizzazione spinta di tutto ciò che è decentralizzabile. Edgeryders è nato all’interno del Consiglio d’Europa, e ne è stato il primo (e finora unico) progetto a pubblicare tutto il suo contenuto con licenza Creative Commons, nome e logo compresi. Edgeryders e unMonastery usano software free-and-open e pubblicano instructables e tutorials (non solo in ambito software, anzi!) per rendere la diffusione delle competenze non solo permessa, ma facile. unMonastery segue lo stesso approccio: grazie al design parametrico, da un solo file si ottengono infinite variazioni di case, sedie, bicchieri facendone variare i parametri. Se aggiungiamo digital fabrication in fase di produzione, e autocostruzione collaborativa in fase di assemblaggio, ci avviciniamo alla fine della standardizzazione e alla decentralizzazione totale della produzione di oggetti ed edifici. (960 battute)
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Quali azioni di comunicazione delle proprie attività sono previste per coinvolgere le comunità di riferimento e i destinatari del Progetto presentato? (1000)
unMonastery favorisce un approccio collaborativo alla produzione di comunicazione, a cui ognuno partecipa con le proprie risorse (montaggio, traduzione, scrittura, contatti). I soggetti partners concepiscono la comunicazione non come un’attività add-on da affidare a professionisti, ma come il risultato di una moltitudine di persone che vivono esperienze forti e piene di senso, e mentre le vivono le capiscono raccontandole. Questo si traduce in una partecipazione piena ai social media; i partners hanno account ufficiali sui principali social network, oltre che siti molto vivaci (quello di Edgeryders ha oltre 1700 utenti registrati, verificati uno ad uno). Questi assets digitali sono “il centro dello sciame”, in grado di mobilitare la creatività di migliaia di persone. Grazie a piccole innovazioni condivise con la comunità, siamo in grado di sottotitolare un video in dieci lingue rapidamente e a costo zero, provocare Twitterstorms, e perfino incuriosire gli old media. (980 battute)
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A quali bisogni esistenti o emergenti il progetto intende rispondere? (1000)
Una serie di laboratori di progettazione partecipata organizzati durante la primavera 2013 ha permesso di mappare le principali sfide che Matera affronta e che, per varie ragioni, gli attori normali (Comune, imprese, etc.) non possono o non vogliono vincere. Esse sono state discusse online con la Community Matera 2019 e ridotte a 10: energia rinnovabile; sistemi idrici; gestione dei rifiuti urbani; spazi intergenerazionali; luoghi dedicati ai bambini per l’apprendimento di competenze specifiche (tecnologiche); consapevolezza diffusa delle calamità naturali; accessibilità per disabili; innovazione architettonica; informazione (online/offline) sui tragitti e orari dei trasporti pubblici; comunicazione organica degli eventi. Per accedere al programma di residenze di unMonastery è necessario presentare un progetto che affronti almeno una di queste sfide. (863 battute)
Business model del Progetto
- Partner chiave (max 500 battute): Edgeryders, con la sua presenza globale, serve a connettere unMonastery con un pool di potenziali residenti e partners. Il prototipo di Matera è partner della città, che fornisce lo spazio fisico, e del Comitato Matera 2019, che fornisce alcune risorse e ottiene in cambio un laboratorio di innovazione sociale importante per la candidatura a capitale europea della cultura 2019; di Sviluppo Basilicata, il cui incubatore nei Sassi accoglierà nuove imprese che dovessero nascere dall’esperienza. (495 battute)
- Attività chiave (max 500 battute): Le attività chiave sono le residenze per innovatori. Sono distribuite su tre dimensioni: interna (costruire uM come istituzione), esterna (costruire valore per la comunità locale), di interfaccia (integrare uM nella comunità locale). Attività come sviluppo di software per l’intelligenza collettiva, comunicazione, animazione territoriale, advocacy, consulenze e fundraising saranno dedicate a rinforzare il modello e aiutarlo a scalare. (438 battute)
- Risorse chiave (max 500 battute): Sono tre. la presenza, in Europa, di molti giovani dotati di competenze di alto livello, che tuttavia per varie ragioni rimangono ai margini del mercato del lavoro. un edificio da usare come spazio condiviso di vita e di lavoro. risorse di legittimità, in grado di dare agli unMonasterians un ruolo sociale e costruire un canale di comunicazione – anche economica e di servizio – tra unMonastery e città. (407 battute)
- Valore offerto (max 500 battute): unMonastery è un punto di irradiazione della cultura hacker e dell’innovazione sociale verso una comunità locale. Utilizza le residenze per importare competenze di altissimo livello e pensiero radicale in città medie e piccole; lo spirito di servizio insito nella metafora del monastero per schierare queste competenze a sostegno di progetti che coinvolgono i cittadini e affrontano sfide locali; e la radicalità di pensiero e azione per fare questo usando il più possibile risorse non finanziarie. (498 battute)
- Relazioni con i clienti (max 500 battute): Il modello dell’unMonastery funziona con la creazione di rapporti di comunità - tra gli unMonasterians, con la comunità ospitante e in rete. Creare comunità permette di risolvere i problemi e condividere la conoscenza senza intermediazione: nelle 3 dimensioni (interna, esterna, di interfaccia) le relazioni di fiducia favoriscono la cultura del dono, del baratto, della circolazione dei saperi, del servizio. Comunità, intelligenza collettiva e sostenibilità sono fortemente legate. (497 battute)
- Canali (max 500 battute): unMonastery segue la logica del prototipo: grazie al lavoro preparatorio in città individua soggetti con esigenze specifiche; studia insieme a loro soluzioni hacker; le collauda e migliora, sempre insieme a loro. In questo modo, il prototipo stesso e il passaparola tra le persone che lo usano diventa il canale commerciale dei servizi di unMonastery. Un altro canale importante è lo spazio fisico, sempre aperto ai cittadini e sempre animato. (443 battute)
- Segmenti di clientela (max 500 battute): Il principali beneficiari sono i cittadini delle comunità locali che ospitano l’unMonastery: attraverso i laboratori partecipati, la cittadinanza attiva si segmenta da sé intorno a clusters di criticità locali, creando spontaneamente dei bacini d’utenza per i singoli prototipi. L’altro segmento di clientela è fatto di innovatori (hackers, permacoltori, attivisti, artisti) interessati a programmi di residenze in cui applicare le loro competenze a problemi contestualizzati. (477 battute)
- Struttura dei costi (max 500 battute): La struttura dei costi è ridotta al minimo: quelli variabili sono progressivamente autoprodotti (orto), recuperati (abbigliamento) e autocostruiti (mobili, utensili). I costi fissi riguardano il sito (gas, riscaldamento, internet), le attività e le risorse chiave per rinforzare il modello e aiutarlo a scalare. Considerati i costi di consulenza esterni impegnati dalle PA, o i costi dell'inazione e dell'immobilismo, l'unMonastery è un laboratorio a basso costo e alto potenziale d'impatto sociale. (499 battute)
- Flussi dei ricavi (max 500 battute): l’unMonastery è il laboratorio che prototipa prodotti e servizi per criticità legate ad insediamenti urbani di piccola e media scala. I ricavi vengono sia dalla vendita (a minor costo), che dal dono o dal baratto: l'obiettivo non è il guadagno degli unMonastarians, ma la creazione di valore condiviso con la comunità locale. La commercializzazione dei prodotti/servizi è integrata alla strategia di replicazione: invece che comprare, altre comunità possono scegliere di accogliere l'unMonastery. (498 battute)
PARTE III. Soggetto Proponente
Breve storia del Soggetto Proponente (Max 1000)
Il Comitato Matera 2019 è stato costitutito nel 2011 dalle principali istituzioni della Basilicata (Comune di Matera, dalla Regione Basilicata, dal Comune di Potenza, dalle Province di Matera e Potenza, dalla Camera di Commercio di Matera e dall’Università degli Studi della Basilicata) per preparare e sostenere la candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura nel 2019. Al fine di rafforzare la dimensione europea e sperimentare nuove modalità di spazio e lavoro sociale, il Comitato ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Edgeryders LBG per lo sviluppo del primo prototipo dell’unMonastery. (606 battute)
Link esterni che descrivono l’attività del soggetto proponente:
- www.matera-basilicata2019.it
- http://www.basilicatabordergames.com/home/landing
- http://www.youtube.com/watch?v=4529mOfADyc&feature=c4-overview&list=UU1aSLOHzDBNe5PHkzntdtbg (video promozionale di Matera 2019, TRM)